Il latte vaccino è un argomento molto discusso negli ultimi anni, ma la vera domanda è: Il latte vaccino fa bene? e noi, abbiamo davvero bisogno del latte?
Ci sono diversi punti di vista quando si parla di Latte, alcuni sostengono che il latte è una buona fonte di proteina ed è utile come fonte di calcio per promuovere la mineralizzazione delle ossa, dall’altra parte ci sono ormai tantissimi studi e prove che ci dicono che il latte vaccino è un elemento completo, molto nutritivo e bilanciato per il vitello ma non per un uomo adulto.
Consumare il latte da adulto è un fenomeno che si vede per lo più nei paesi dove le temperature tendono ad essere più fredde. Molto meno diffuso nei paesi orientali e africani dove l’elevata temperatura dell’ambiente fa si che il latte non sia consumato dagli adulti ed è considerato un alimento esclusivamente destinato ai neonati.
In effetti questo è il suo ruolo pensato da madre natura, i mammiferi producono latte per darlo ai loro cuccioli fino allo svezzamento. Per questa ragione il uomo adulto non è perfettamente equipaggiato per digerire il latte, il latte infatti contiene uno zucchero il lattosio che per essere assorbito richiede l’intervento di una enzima la lattasi, che normalmente è prodotta dal nostro corpo solo nei primi anni di vita. In paesi come i nostri dove storicamente siamo abituati a bere il latte anche da adulti il nostro corpo si è adattato, per cui in generale questo enzima persisti un po di più ma solo se consumiamo il latte con regolarità, altrimenti l’organismo perde pian piano la sua capacita di produrre lattasi e si diventa intollerante al lattosio, il lattosio se non viene assorbito finisce nel colon, attirando acqua a sé per effetto dell’osmosi. Facendo questo, nello stomaco si forma una grande quantità di acqua che non dovrebbe essere presente normalmente, e che produce come effetto i crampi e la conseguente diarrea. E altri disturbi. Un altro problema è l’allergia alle proteine del latte, il latte in effetti è uno degli alimenti più associato ad allergie alimentari.
Un’altra domanda importante che ci facciamo è. Il latte fa veramente bene alle ossa? Il latte contiene calcio è vero, un minerale importante per le ossa. Ma contiene anche acidi organici e proteine che se in
eccesso il calcio nelle ossa se lo riprendono per essere smaltite, per cui alla fine il bilancio può anche essere in negativo.
Diversi studi epidemiologici infatti ci mostrano come l’incidenza di osteoporosi e fratture sia più elevata nei paesi che consumano latte a eta adulta a differenza di quei paesi dove il latte non si beve proprio.
Alla luce delle conoscenze attuale possiamo dire che il latte per prevenire la osteoporosi non serve a granché, e anzi se ne beviamo più di mezzo litro al giorno. Paradossalmente la promuove.
Poi ci sono altre problemi oltre a questi. Ci sono diverse sostanze nel latte che causano effetti negativi nel nostro corpo, nel latte si finisce inevitabilmente le cellule somatiche, cioè il pus di una specie che non è la nostra, perché noi consumiamo latte di vacca, non latte umano, e poi la contaminazione batterica può essere variabile e facilmente crescere se il latte non lo conserviamo bene, ma non finisce qui, molto probabilmente possiamo trovare anche residui di antibiotici, ormoni e altre sostanze, tutte regolate per legge ovviamene, ma la legge può solo opporre dei limiti massimi e può darsi che anche i quantitativi legali di queste sostanze possano anche infastidire l’equilibrio del nostro organismo.
Poi ce il discorso della sostenibilità e del rispetto degli animali, non possiamo nascondere che dietro la produzione di latte e formaggi si celino violenze, maltrattamenti e cuccioli strappati brutalmente alle madri.
La maggior parte delle mucche allevate in Italia non poggerà mai le zampe sul manto erboso di un prato.
La vita di questi animali infatti è scandita da ambienti ben diversi, fatti di pavimenti in cemento, sbarre di ferro che bloccano le stalle per la stabulazione e che indirizzano le mucche verso le cosiddette “giostre”, strumenti che servono a far girare gli animali e, nel frattempo, a tirare il latte necessario alla produzione.
Tutto questo avverrà almeno due volte al giorno, finché il loro corpo sarà in grado di sostenere questo ritmo serrato di produzione, che le porta a produrre fino a 60 litri di latte al giorno, contro i 4 che produrrebbe normalmente.
Se proprio vuoi bere del latte, trova un latte che sia di mucche che vanno al pascolo. La qualità del latte e dei suoi derivati dipende da come gli animali sono alimentati. Numerose ricerche hanno mostrato che la qualità del latte di mucche che vanno al pascolo è più ricco di grassi polinsaturi e di altre sostanze nutritive benefiche, come vitamine e sali minerali. E questa migliore qualità è presente sia nel latte fresco sia nei formaggi.
A volte non ostante le nostre tradizione e ciò che siamo abituati a fare, è necessario fermarsi e riconsiderare ciò che abbiamo sempre fatto in base alle nuove conoscenze che abbiamo. Per quanto riguarda il latte e per quanto sappiamo, possiamo dire che, chi è abituato a bere il latte può tranquillamente continuare a berlo, magari cercando del latte di mucche che vanno a pascolo. E se sei abituato a berlo davvero tanto o più di un bicchieri al giorno, puoi alternarlo con il latte vegetale. Mentre per chi gia non lo beve o ne beve poco, ecco non è sicuramente il momento di iniziare.
E tu, sei uno/a che beve tanto o poco latte?
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