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ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE. Cosa è? E dodici passi per seguirla.

Immagina se ci fosse un modo per mangiare più sano e salvare il Pianeta... Oh Aspetta!!

In effetti c'è! Un'alimentazione sostenibile vuol dire cibo più sano e meno impatto ambientale. Vuol dire più equilibrio e più scelte sostenibili, non solo nel tuo piatto ma nell'intero sistema alimentare.


Viviamo in un mondo di risorse finite, eppure continuiamo a consumare come se non dovessero mai finire. Prendiamo, produciamo, smaltiamo. Produciamo più del necessario in modo da poter vivere in un mondo di abbondanza. Ma quel mondo non è sostenibile. Tutta questa abbondanza ha un prezzo. Se continuiamo a consumare in questo modo, consumeremo il nostro futuro.


Ogni boccone di cibo da ogni piatto, ciotola e pentola in tutto il mondo prende un piccolo boccone dalle risorse della Terra. La nostra dieta e quello che scegliamo di mangiare mette a dura prova l'ambiente, le risorse idriche, la biodiversità e quasi ogni altro aspetto che influenza la salute del nostro pianeta. Con così tanto in gioco, i ricercatori hanno rivolto la loro attenzione a una domanda urgente: che tipo di alimentazione può realisticamente supportare il Pianeta? La risposta richiede approfondimenti da campi come la nutrizione, l'agricoltura e la ricerca sul clima. "Dobbiamo produrre gruppi di alimenti che facciano bene alla salute in modi che siano riparatori per il pianeta, piuttosto che estrattivi" afferma Corinna Hawkes, direttrice del Center for Food Policy at City, University of London. "Quando si osservano attentamente i grandi sistemi che regolano la stabilità del nostro pianeta, il cibo è un attore dominante essenzialmente in tutti", afferma Johan Rockström, scienziato ambientale presso l'Università di Stoccolma. Nel 2019, Rockström, Hawkes e altri membri di un gruppo internazionale di scienziati hanno proposto la dieta EAT-Lancet1, un piano alimentare globale che potrebbe, in teoria, nutrire la popolazione stimata del 2050 di 10 miliardi di persone. Quel piano prevedeva tagli drastici nel consumo di carne e un consumo molto più elevato di frutta e verdura. Ma si è rivelato controverso con i sostenitori dell'industria della carne e con gli economisti, e la ricerca di una dieta planetaria continua. Quando i ricercatori e i responsabili politici si riuniranno al vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite alla fine del 2021, una dieta sana per il pianeta sarà in cima all'agenda.

Abbiamo tutti bisogno di mangiare, ma il nostro attuale sistema alimentare sta mettendo a dura prova il pianeta, in effetti contribuisce dal 19% al 29% delle emissioni globali di gas serra (Vermeulen, Campbell e Ingram, 2012). Ma non solo, la produzione alimentare richiede una quantità considerevole di risorse, come nutrienti, superficie terrestre, mano d'opera, energia e acqua, quindi dovremmo assicurarci che tali risorse siano utilizzate per realizzare prodotti che forniscono un valore reale e migliorano la vita delle persone senza mettere a dura prova il Pianeta.




L'agricoltura contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico attraverso le emissioni di gas serra e la riduzione dello stoccaggio di carbonio nella vegetazione e nel suolo. A livello locale, l'agricoltura riduce la biodiversità e colpisce gli habitat naturali attraverso la conversione del suolo, l'eutrofizzazione, l'apporto di pesticidi, l'irrigazione e il drenaggio. Le pratiche agricole insostenibili possono anche portare a problemi ambientali diretti come l'erosione del suolo e la perdita di impollinatori (a causa dell'eccessiva applicazione di pesticidi). (Agenzia europea dell'ambiente, 2012).


Considerando l'impatto negativo della produzione alimentare sull'ambiente, è chiaro che abbiamo bisogno non solo di pratiche migliori, ma anche di un reale apprezzamento per il cibo che è stato prodotto. Purtroppo, non sembra essere così. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha stimato che ogni anno un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo va perso o sprecato. Si, avete capito bene, 1/3 di tutto il cibo prodotto nel mondo viene buttato via.


Un sistema alimentare sostenibile deve anche prendersi cura delle persone che nutre e delle comunità in cui opera. La Rivoluzione Verde degli anni '50 e '60 ha prodotto risultati incredibili, con la percentuale della popolazione mondiale denutrita che è scesa dal 33% nel 1969 al 10-12 % oggi (Banca mondiale). Sebbene sia ancora inaccettabilmente alto, dimostra la capacità del nostro sistema alimentare globale di affrontare questioni sociali chiave.


Oggi le sfide sono diverse. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, l'obesità mondiale è quasi triplicata dal 1975. Nel 2016, il 39% degli adulti di età pari o superiore a 18 anni era in sovrappeso e il 13% era obeso. L'obesità è collegata a problemi cardiovascolari, diabete e cancro. È un'epidemia in crescita e può essere prevenuta attraverso diete e stili di vita migliori. Sebbene la disponibilità di calorie non sia più un problema in molte parti del mondo, un'alimentazione di qualità lo è. Un numero crescente di ricerche suggerisce un legame tra alimenti altamente trasformati e esiti negativi per la salute. Siamo regolarmente esposti a livelli elevati di zucchero, sale e grassi a scapito della nostra salute collettiva.


L'impatto sociale del nostro sistema alimentare non si limita alla nutrizione. Ci sono una vasta gamma di questioni come la bassa retribuzione, lavoro forzato, lavoro in nero, contratti non in linea con il lavoro svolto, spreco alimentare, l'accettabilità dell'innovazione e molti altri che devono essere presi in considerazione.


Cosa scegliamo di mangiare ogni giorno ha un impatto enorme sul benessere non solo nostro ma di tutto il pianeta. Ognuno di noi può fare la sua parte sostenendo tutti gli agricoltori, produttori e lavoratori nel settore alimentare che si impegnano ogni giorno per offrire a noi e al pianeta un futuro migliore.


Ecco a voi 12 raccomandazioni per un’alimentazione sostenibile e sana.

Lo spiegano chiaramente gli esperti FAO nell’introduzione al loro documento “Sustainable Diets and Biodiversity”: le diete sostenibili sono quelle a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale. Ma non è tutto. Per essere davvero sostenibili le diete devono anche essere rispettose della biodiversità e degli ecosistemi, oltre che accessibili ed economicamente eque e convenienti. In altre parole sicure e sane, per l’uomo e per il Pianeta. La buona notizia è che l’alimentazione sostenibile è una strada facile da intraprendere, basta seguire qualche semplice regola:

1. Scegliere prodotti a base vegetale: questo è un ottimo consiglio non solo per mantenere abitudini sane, ma anche per rendere la dieta sostenibile riducendo di molto l’impatto ambientale della produzione alimentare. 2. Mangiare in modo vario: riempire di colori i piatti permette di variare nella scelta dei cibi che arrivano sulla tavola. Alla varietà nel piatto corrisponde varietà nelle colture. 3. Consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e non solo come contorno. In una dieta sostenibile e sana, frutta e verdura rappresentano la scelta perfetta per un rapido spuntino, anche per i più piccoli. 4. Prediligere prodotti stagionali e locali: conoscere gli alimenti tipici della propria zona non solo permette di acquistare cibo più fresco e gustoso, ma ha anche un forte significato in termini di sostenibilità alimentare, agricola e anche economica, con notevole risparmio.

5. Usare ingredienti freschi: quando possibile, questo permette di ridurre confezioni inutili, a casa come al ristorante, riducendo anche l’impatto ambientale della distribuzione. 6. Limitare il consumo di cibo confezionato: questi alimenti sono particolarmente ricchi di zuccheri, grassi e sale, come indicato anche dalle etichetti nutrizionali e quindi non sono considerati cibi sostenibili per la salute. 7. Aumentare l’apporto di cereali integrali: riso integrale, orzo, avena, mais e segale hanno alti benefici nutrizionali, aiutano a prevenire numerose patologie e richiedono meno lavorazione, quindi meno energia e acqua a parità di quantità. 8. Evitare bibite zuccherate: sostituire l’acqua con bevande gassate e succhi di frutta porta a un aumento di peso sul lungo periodo e non è quindi consigliabile per una dieta sostenibile.

9. Aumentare i legumi: un moderato consumo di fagioli può rappresentare un’ottima soluzione per scegliere un’alimentazione sostenibile, perché permette di assumere fibre e sostituire le proteine vegetali con quelle animali, con vantaggio per l’ambiente. 10. Ridurre il consumo di carne rossa e lavorata: meglio prediligere alla carne altre fonti proteiche, come appunto i legumi. L’allevamento di animali da macello è tra le attività agricole a maggior impatto ambientale. 11. Comprare pesce da rivenditori sostenibili: questo aiuta a proteggere la fauna e la flora marina, sempre più minacciata dallo sfruttamento della pesca eccessiva. 12. Cercare prodotti che provengono da allevamenti a terra e pascoli: le scelte dei consumatori hanno conseguenze anche sulla qualità di vita degli animali da cui proviene il cibo.

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